La relazione è stata presentata dalla mia collega Maestra di Ginnastica Maria Pia Petrucci al Convegno di Aggiornamento dal tema "Ginnastica e Piede Piatto" che si è svolto Sabato 13 e Domenica 14 Dicembre all'Istituto Duchenne di Firenze, Scuola Nazionale di Educazione Fisica.
La bambina iniziò a fare Ginnastica Correttiva presso l'Istituto Duchenne nell'Ottobre 2013, con diagnosi di piede piatto, più marcato a destra, e alluce valgo in ambo i piedi e indicazione chirurgica con endortesi senotarsica e allungamento del tendine d'Achille.
Praticamente l'intervento prevede l'inserimento di una vite a espansione nel seno del tarso, più, in questo caso, l'incisione del tendine d'Achille per allungarlo.
Vi invito a fare attenzione alle parole della mia collega e del Dott Marco Pecchioli che sentirete nei filmati.
Nel primo video vedrete l'impronta al plantoscopio e la funzionalità dei piedi (salti alla funicella, salto in basso, le due posizioni del diamante e diamante modificato, l'elevazione sugli avampiedi...).
La bambina viene operata a Febbraio 2014.
Il secondo video vi mostra la situazione dopo l'intervento.
Ed ecco la situazione pre e post intervento messe a confronto.
Secondo voi si notano grosse differenze tra il primo e il dopo?
Come avete visto nelle immagini iniziali la funzionalità del piede e l'impronta al plantoscopio non era poi così male...
Voi che ne dite?
Nel primo video avete visto che stava imparando a mantenere l'autocorrezione volontariamente...cioè stava imparando a far funzionare correttamente i muscoli dei suoi piedi.
Però se guardate con attenzione le immagini una differenza la noterete...
La posizione del diamante prima dell'intervento la teneva senza problemi, mentre dopo l'intervento ha difficoltà...
Vi mostro due fermi immagine di questa differenza...
Nell'immagine vedete come prima la bambina stessa ben dritta nella posizione del diamante, mentre dopo sta più piegata in avanti.
Sapete perché?
Perché nella posizione del diamante la vite forza nel seno del tarso e le da dolore.
Lo stimolo che da la vite nel piede è uno stimolo nocicettivo.
Quindi anche quando sarà in piedi o camminerà, cioè quando metterà il piede sotto carico, sentirà dolore.
Per questo motivo cercherà, volontariamente, di tenere su la volta plantare per non sentirlo!
Questo è il meccanismo di azione della vite.
Con la Ginnastica Correttiva secondo le tecniche I.D. (Istituto Duchenne) si può risolvere il problema senza dover ricorrere all'intervento chirurgico e i casi che avete visto sul mio blog lo dimostrano.
Con la Ginnastica, la funzionalità del piede migliora notevolmente, con l'intervento no. Se un bambino non sapeva saltare prima dell'intervento, non saprà saltare nemmeno dopo.
Un piede debole va rinforzato con la Ginnastica Correttiva secondo le tecniche I.D..
Non va operato.
E questo è un piede debole.
L'intervento va preso in considerazione solo in caso di piedi deformi.
E comunque anche in tal caso, facciamo fare almeno UN ANNO di Ginnastica Correttiva a quel piede e vediamo cosa succede.
Mal che vada la funzionalità di quel piede sarà migliorata e il decorso post operatorio sarà più agevole.
In questo caso la Ginnastica Correttiva è stata fatta da Ottobre 2013 a Dicembre 2013.
Quindi solo per 3 mesi.
A Febbraio 2014 è stato fatto l'intervento.
Credo capirete che in soli 3 mesi non si possa pretendere di ottenere dei risultati, non dico eccezionali, ma appena sufficienti...
Dalle immagini che avete visto nel primo filmato, secondo voi, era veramente necessaria tutta questa fretta nell'operarla?
Ma più che altro...era veramente necessario l'intervento?
Concludo dicendo che "Il piede è un organo di funzione".
Non è corretto valutarlo solo dal punto di vista estetico.
Vi invito a riflettere su quanto avete letto ma più che altro visto e a pormi tutte le domande che volete!
A presto!
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