Cerca nel blog

XV Congresso Nazionale della S.I.E.F.

Venerdì 28 e Sabato 29 Ottobre 2011 si è tenuto, a Torino, il XV Congresso Nazionale della S.I.E.F., Società Italiana di Educazione Fisica, dal titolo "La ginnastica militare e la ginnastica educativa nella costruzione dell'Italia unita".
Purtroppo non ho potuto parteciparvi per motivi personali. Quando saranno pronti gli atti del congresso farò vedere qualcosa delle relazioni che sono state presentate da alcuni miei colleghi e Maestri.
In attesa di questo, voglio riportare la presentazione del corso che ha scritto la presidente della S.I.E.F. Cristina Baroni sul volantino del Congresso.
Ritengo che quanto scritto dalla presidente S.I.E.F. Cristina Baroni (che tra l'altro è una dei miei Maestri) sia estremamente importante per la società in cui viviamo e che inquadri perfettamente la situazione attuale in cui si trova la ginnastica in Italia.
Buona lettura.


"In occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia riteniamo opportuno e doveroso soffermarsi, con il nostro Congresso Nazionale annuale, sulla storia della nostra materia, in particolar modo sulle modalità e sulle motivazioni che hanno portato, agli inizi dell'Ottocento, alla sua introduzione nel nostro Paese.
Questo fatto vuole e può significare tante cose.
In primo luogo, significa evidenziare il fatto che, cosa non scontata nella generale mancanza di cultura storica sulla nostra materia, l'associazione mentale così diffusa tra ginnastica e fascismo non ha ragione di essere: il fascismo fa parte della nostra storia ma non la esaurisce certo.
Basti pensare, in epoca moderna, a quel testo geniale che è il De Arte Gymnastica del Mercuriale, scritto ben 400 anni fa.
Significa poi sottolineare gli ideali che hanno sotteso alla volontà di accogliere la ginnastica, che già in ampia parte d'Europa stava trovando studiosi, cultori ed estimatori, quale pratica indispensabile non solo per un'efficienza fisica imprescindibile a quei tempi in ambito militare, ma anche quale strumento di crescita, fisica ed insieme mentale, dell'intera popolazione.
Tutto ciò ha fatto sì che uno dei primi atti del neo-nato Regno d'Italia sia stato quello di introdurre la ginnastica in tutte le scuole del Regno.
Questo grande movimento di idee, di passioni e di ideali che, anche in questo settore, hanno caratterizzato questo momento storico si è poi frantumato contro le enormi strutturali difficoltà incontrate dai cultori della ginnastica per rendere attuabile e quindi efficace questo atto legislativo, difficoltà che hanno reso facile vita a quelle "celebrità scientifiche" che vollero sostituire la ginnastica con i cosiddetti "giochi inglesi", trovando la quiescenza di molti maestri di ginnastica, dato che, come scrisse il Baumann nel 1905, "si fa minor fatica assistendo ai giochi della scolaresca che a mantenerli in ordine, comandarli e trascinarli con l'esempio, col fascino e colla suggestione".
Tutto ciò deve portarci ad una riflessione sulla realtà di oggi, sulla assenza della ginnastica nelle scuole, sulla carenza di palestre ben attrezzate, sulla difficoltà a formare insegnanti in questo settore, e sulla poca o nulla considerazione che il mondo medico ha della ginnastica, quale strumento imprescindibile per quel "conseguimento e mantenimento della buona salute", che rientra nella definizione stessa di GINNASTICA, costituendone quindi la finalità specifica.
Questa riflessione deve vertere in primis su una definizione condivisa della nostra materia, e sulla sua conseguente differenziazione da ciò che oggi, in modo generico e del tutto indifferenziato, si vuole indicare come "sport", mentre anche a questo termine occorrerebbe dare un significato preciso, ed anch'esso condiviso.
Siamo certi che la chiarezza, insieme terminologica e concettuale, su questo punto, ed una conseguente azione politica che prenda atto di tale distinzione (ad esempio, provvedendo le scuole delle palestre, delle attrezzature e dei "Maestri di Ginnastica"), potrebbe costituire un elemento di profonda innovazione nella realtà attuale.
Vi aspettiamo numerosi, perché questo argomento, per i suoi risvolti educativi, sociali e sanitari, è della massima importanza per il futuro del nostro Paese.

Nessun commento:

Posta un commento