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Perché non si devono eseguire esercizi di mobilizzazione della colonna vertebrale.

In passato ho già scritto due post su questo argomento.

In uno riportai un articolo scritto dal Dott. Prof. Marco Pecchioli (Medico Chirurgo Ortopedico e Direttore dell'Istituto Duchenne, Scuola Nazionale di Educazione Fisica) dove viene spiegato perché non si devono mai eseguire esercizi di mobilizzazione della colonna vertebrale.


In particolare nell'articolo si parla del motivo per cui una colonna vertebrale scoliotica non deve mai eseguire esercizi di flessione del busto in avanti, in quanto, ogni movimento di "flessione" del tronco in avanti eseguito dal paziente scoliotico, accentua sia la Angolazione che la Rotazione.

La colonna vertebrale scoliotica è restia alla flessione in avanti.

In un altro post riportai il caso di un ragazzo, da me seguito, con una "instabilità vertebrale", patologia in cui una vertebra, generalmente del tratto lombare (anche se ho rivisto casi di instabilità a carico di vertebre cervicali) "ciottola", cioè si muove.
Questo "ciottolamento" della vertebra è un processo che si instaura col tempo, generalmente è conseguente ad una discopatia, a movimenti sbagliati fatti sul lavoro o nella vita quotidiana, a discipline sportive usuranti o a esercizi ginnici scorretti che comportano una mobilizzazione del rachide, come torsioni, flessioni del busto in avanti o laterali.

Instabilità vertebrale.

Per maggiori dettagli su questi due post, vi invito a leggerli.
Potete cliccare sui link che ho inserito qui sopra.

In questo nuovo post vi riporto un breve video dove il Dott. Pecchioli spiega con semplicità il motivo per cui non si devono eseguire esercizi di mobilizzazione della colonna vertebrale.
Per esercizi di mobilizzazione della colonna vertebrale si intendono le flessioni del busto in avanti o laterali, le torsioni o altri movimenti che comportano un aumento della mobilità articolare della colonna stessa.
Il rischio che si corre nell'eseguire o nel far eseguire questi esercizi a una persona o a un bambino, è il danneggiamento delle strutture articolari della colonna vertebrale, con conseguente artrosi, possibilità che si instauri un processo di instabilità di una o più vertebre, discopatie, protrusioni, ernie del disco, precoce incurvamento del dorso, aggravamento di eventuali problematiche già presenti come scoliosi, dorso curvo, mal di schiena.

Certi esercizi non dovrebbero mai essere eseguiti o proposti.


Gli esercizi di flessione del busto in avanti non devono mai essere fatti eseguire a nessuno. Come potete vedere dall'immagine (linea rossa), accentuano ulteriormente l'incurvamento della Colonna Vertebrale.
In questa immagine l'esercizio di flessione del busto in avanti viene proposto a coppie...Guardate come le schiene di questi ragazzi si incurvino ulteriormente (linee rosse)...Noterete anche come la persona in piedi spinga sulle spalle di uno dei ragazzi (freccia gialla) e come questa spinta faccia incurvare ancora di più la schiena del ragazzo.


A questo punto vi faccio una domanda: avete mai visto eseguire o proporre questo tipo di esercizi da qualche parte?
Pensateci...e poi provate a rispondere...

Concludo con una frase che il Dott. Pecchioli ci ripete continuamente: "La colonna vertebrale va lasciata in pace" (Dott. Marco Pecchioli).

Buona visione!




Per chi non riuscisse a visualizzare il video questo è il link su YouTube dove potete vedere il video.

Intervista Dott. Marco Pecchioli sul tema delle "mobilizzazioni della colonna vertebrale".

7 commenti:

  1. Purtroppo non c'è diffusione di palestre d vera ginnastica da voi indicate, mentre sono diffuse palestre che a mio avviso fanno più male che bene.

    Essendo un praticante di ginnastica a corpo libero sono molto interessato a non farmi del male, prima ancora che a farmi del bene, di conseguenza mi piacerebbe a vere maggiori ragguagli sugii esercizi che mobilizzano la colonna vertebrale.

    Mi sembra che dalla definizione data sopra dal Dottor Pecchioli, rientrino in quelli da non fare la maggior parte degli esercizi proposti in varie palestre e siti internet, ma forse mi sbaglio.

    Grazie in anticipo.
    Luca BENZI

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  2. Luca buongiorno.
    Purtroppo quello che dici è vero.
    Continuano ad essere proposti esercizi che si "tramandano" ormai di generazione in generazione si potrebbe dire...
    Per quanto riguarda gli esercizi se vuoi puoi vedere il mio articolo sull'allungamento muscolo-tendineo.
    Spero presto di riuscire a metterne uno sulla mobilità articolare.
    Se vuoi potremmo sentirci per telefono e parlarne a voce.
    Ti andrebbe?
    Il mio numero lo trovi nei contatti.
    Fammi sapere.
    Sarei felice!
    Buona giornata!

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Interessante articolo , dott. Giusti.
    Sulla scoliosi purtroppo Nella maggior parte delle palestre ognuno fa come gli pare, ciò di cui personalmente mi dolgo principalmente è che il lavoro sia svolto da personale incompetente, il che danneggia ulteriormente il soggetto in questione.

    Saluti

    Dott.ssa monica d'attanasio

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    1. Dott.ssa buonasera. Potrei chiederle di cosa si occupa lei?! Mi farebbe piacere avere un confronto con lei. Sempre che lei sia disponibile. Le andrebbe di sentirsi per telefono?1
      Mi faccia sapere.
      Nel frattempo la ringrazio e la saluto.

      Andrea Giusti

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  5. Salve dottore vorrei degli approfondimenti sul suo concetto di non dovere mai mobilizzare la colonna vertebrale,quando discipline come il pilates e lo yoga si incentra o su tale principio

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    1. Buonasera. Purtroppo mi accorgo solo adesso di non aver mai risposto a questo commento. Mi dispiace tantissimo e mi scuso con chi lo ha scritto. Il discorso è molto ampio e complesso. Provo a sintetizzare. Non sono gli esercizi ad essere "sbagliati" ma è il modo e la modalità con cui vengono proposti che non sempre è il migliore. Troppo spesso vengono proposti in modo troppo generico a chiunque, sottovalutando le possibili probematiche che una persona magari ha già. Proporre esercizi in questo modo a tutti è un rischio, perchè si potrebbe andare a "svegliare" una problematica latente o peggio ancora a crearne se quella persona nello specifico non ha mai fatto niente per anni. Quando si propone un esercizio bisogna sempre farsi delle domande: chi abbiamo di fronte? questa persona ha delle problematiche e se si di che tipo? cosa voglio fargli ottenere con gli esercizi che gli propongo? Per farla breve: non escludiamo a priori gli esercizi di mobilità della colonna, ma quando si propone degli esercizi di questo tipo l'attenzione deve essere massima e si deve curare ogni minimo dettaglio. Il rischio è di mobilizzare in modo generico e come ho detto prima di creare un danno. Mobilizzare la colonna vertebrale si può fare, ma si deve sapere come mobilizzarla e quanto. Spero di aver chiarito il messaggio e mi scuso di nuovo per non aver mai risposto prima a questo commento.

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